Cibi senza conservanti: i benefici per l’organismo

Ormai l’hai deciso: è arrivato il momento di mangiare in modo sano e nutriente. Dunque, la prima cosa che devi fare è imparare a scegliere cibi senza conservanti. Come? Leggendo l’etichetta, ovviamente! Quando stai facendo la spesa soffermati qualche minuto in più di fronte agli scaffali, prenditi del tempo per leggere quanto scritto sul retro della confezione del prodotto, così da accertarti che non siano presenti conservanti. Inoltre, dai un’occhiata anche alla lista degli ingredienti e diffida da frasi come “acido ascorbico per migliorare la conservazione del colore”.

Tra i conservanti più diffusi ci sono i nitrati, l’acido ascorbico e i propionati, usati per preservare la freschezza dei cibi; la pectina, l’agar agar o la gomma di xantano, usati come addensanti e stabilizzanti; la glicerina, per mantenere un buon livello di umidità alimentare evitando che l’alimento possa seccarsi; l’amido alimentare o di mais modificato, utilizzati per aumentare il volume del prodotto senza alterarne il valore nutritivo.

Quali sono i conservanti nocivi per la salute

Ma quali sono dunque i conservanti nocivi per la salute? Tra i più deleteri per l’organismo ci sono:

  • l’acido benzoico e i suoi sali, altamente tossici, che vengono aggiunti soprattutto a bevande analcoliche, gomme da masticare, confetture e marmellate o gelatine;
  • i solfiti che, se assunti in quantità eccessiva, possono essere irritanti. Questi sono usati nella produzione di birra, vino, condimenti e succhi di frutta;
  • il tiabendazolo e i derivati fenolici, utilizzati soprattutto per il trattamento superficiale di alcuni frutti come le banane o gli agrumi;
  • la netamicina, aggiunta sulla superficie dei formaggi, che può causare problemi intestinali;
  • i nitriti (E249 ed E250) e i nitrati (E251 ed E252), usati soprattutto per i salumi e le carni.

Perché mangiare cibi senza conservanti

Esistono degli alimenti che sarebbe meglio non consumare abitualmente, in quanto reputati potenzialmente cancerogeni. In cima alla lista ci sono gli insaccati e le carni rosse, in cui sono contenuti nitriti e nitrati; a seguire poi le bevande zuccherate, con i fosfati, nonché i cibi ricchi di zuccheri che aumentano l’indice glicemico. Inoltre bisognerebbe limitare il consumo di sale quotidiano e prediligere una dieta mediterranea mangiando più frutta, verdura, pesce, legumi, cereali integrali e legumi.

Ecco alcuni dei benefici apportati dal consumo di cibi senza conservanti:

  • si assumono meno grassi saturi;
  • si contrastano gli squilibri ormonali e l’aumento del colesterolo buono;
  • si previene l’insorgere del diabete, i disturbi neurovegetativi e intestinali;
  • si mantiene inalterato l’apporto vitaminico.

Mangiare cibi senza conservanti non vuol dire rinunciare al gusto: prova i crumiri di riso con miele millefiori de Le Celizie, un prodotto senza conservanti, senza OGM, olio di palma e soia, gluten free!